Il “FestiWall 2016” ha visto la partecipazione di cinque famosi “street artist” che con il loro lavoro hanno riqualificato attraverso la loro arte i muri del quartiere “Selvaggio” di Ragusa. A “sostenere” gli artisti nelle loro gesta ci hanno pensato le piattaforme di lavoro aereo Haulotte fornite da Tecnofly, garanzia di versatilità operativa e sicurezza in quota

Tre settimane di arte diffusa, di colori che riqualificano la periferia e di tecnologia applicata al bene comune. Parliamo di “FestiWall 2016”, la rassegna di Street Art che si è tenuta a Ragusa dal 12 al 27 settembre scorso. Giunta alla sua 2^ edizione, l’iniziativa è considerata tra le dieci più importanti del settore a livello nazionale e si è sostanziata nell’intervento di alcuni dei più affermati street artist del mondo per ridare colore e dignità ad un quartiere significativamente soprannominato “Selvaggio”.
Sostenuto dall’amministrazione comunale di Ragusa, il progetto è stato ideato da Vincenzo Cascone e Antonio Sortino dell’associazione culturale Pandora.

Per due settimane i cieli di Ragusa hanno visto gli artisti svettare su grandi piattaforme per raggiungere le loro “tele” di mattoni e cemento. Per la realizzazione di opere visuali di enormi dimensioni e collocate in contesti urbani di non semplice gestione, infatti, gli artisti avevano bisogno di piattaforme di lavoro aereo sicure, affidabili, rapide nei movimenti e intuitive da manovrare. Identikit perfetto, questo, delle piattaforme Haulotte che la Tecnofly Srl di Misterbianco (CT) ha fornito agli artisti.

Caterina Fuina, Amministratore Delegato di Tecnofly Srl, racconta: “Abbiamo fornito diverse piattaforme di lavoro aereo di diverse altezze, da una telescopica da 43 metri, una 26 metri, fino agli scissor da 12 metri. Dovendo operare in un contesto caratterizzato da condomini e rioni dalle connotazioni urbanistiche difficili, abbiamo scelto le piattaforme autosemoventi proprio per la loro versatilità e facilità di movimento anche nelle condizioni più difficili. Inoltre, va sottolineato che le macchine dovevano essere azionate dagli artisti stessi: l’affidabilità e semplicità di utilizzo delle nostre piattaforme ha consentito loro di manovrare la macchina e lavorare in base alle proprie specifiche esigenze, sempre in condizioni di massima sicurezza ed efficienza.”

In questo contesto dove l’edilizia residenziale pubblica nel corso dei decenni si era trasformata in degrado e in disagio sociale, un panorama costituito da enormi edifici residenziali è stato quindi trasformato con “FestiWall” in una pinacoteca a cielo aperto, grazie all’intervento di artisti che hanno realizzato opere molto significative.
Agostino Iacurci, unico esponente della street art italiana, ha firmato “Ogni bene è mobile”: l’opera è ispirata al terremoto della val di Noto del 1693 e implicitamente una metafora della sismicità della nostra Italia.
Di forte impatto anche la scelta dello statunitense Evoca1, al suo debutto in Italia, che ha dipinto un volto capace di richiamare nel contempo malinconia e speranza, una duplicità che rappresenta un tratto distintivo del suo approccio artistico.
Fintan Magee, artista già attivo nel nostro Paese, a Ragusa ha realizzato in via Berlinguer uno dei ritratti umani che gli sono valsi il soprannome “il Banksy australiano”, nel quale peraltro lui afferma di non riconoscersi.
Completamente d’altro segno lo stile del tedesco Sat One, che ha acceso la facciata del Quartier Generale del festival un coloratissimo dittico astratto, immaginando i muri come due entità in conflitto tra loro.
Ancora differente la scelta della spagnola Hyuro, che ha dedicato la sua opera, affacciata sul mercato della città, a Maria Occhipinti, anarchica e scrittrice ragusana, nel ventennale della sua scomparsa.

Opere diverse firmate da artisti diversi, ma con un importante tratto comune. Tutti gli street artist di “FestiWall 2016” hanno potuto realizzare i loro interventi grazie al contributo di Tecnofly che ha messo a disposizione del progetto le piattaforme Haulotte necessarie per raggiungere le elevate altezze dei palazzi da dipingere.

Conclude Caterina Fuina: “Come Tecnofly siamo molto felici di avere collaborato al FestiWall 2016. È stata l’associazione Pandora a coinvolgerci nel progetto ed è stato davvero un piacere collaborare alla sua realizzazione. La riqualificazione dei rioni degradati attraverso l’intervento di alcuni dei più rinomati esponenti della street art ha un indubbio valore sociale, ed inoltre in questa edizione mi preme sottolineare come sia stata data molta rilevanza al ruolo della donna, un tema che soprattutto di questi tempi merita una grande attenzione. Avere dimostrato la qualità della nostra offerta e dei nostri servizi in un contesto di tale rilievo è per noi motivo di orgoglio”.

Un evento di successo, quindi, che non solo riafferma per l’ennesima volta la qualità delle piattaforme Haulotte ma ne sottolinea la versatilità di impiego anche in situazioni dalle caratteristiche molto diverse da quelle dei tradizionali cantieri edili o contesti industriali in cui di solito vengono utilizzate.

 

Fonte: Ufficio Stampa Haulotte Group | Foto: Roberto Spagnolo

 

Haulotte Group, specialista dei mezzi per il sollevamento di persone e carichi, produce e commercializza, una gamma di macchine di oltre 60 modelli in grado di soddisfare ogni esigenza operativa.
L’offerta Haulotte Group può contare su 6 stabilimenti e una rete di 23 filiali di vendita e assistenza che servono oltre 100 paesi nel mondo. La gamma di piattaforme per il sollevamento di persone e carichi comprende 6 famiglie di prodotti: piattaforme a pantografo (elettriche o diesel); piattaforme articolate (elettriche o diesel); piattaforme telescopiche; piattaforme verticali; piattaforme “push around”; la gamma di sollevatori telescopici HTL.

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