Continua il momento tutto da analizzare per il mondo delle macchine e attrezzature per il settore construction. Cresce infatti il mercato internazionale di settore, secondo quanto emerge dai dati Istat di agosto 2022 elaborati da Unacea e CER.

Le importazioni 

Segno inequivocabile del periodo dinamico e vivace che interessa il mercato italiano, le importazioni di macchine e attrezzature per costruzioni, tra gennaio e maggio 2022, hanno superato gli €870 milioni, con una crescita del 63% rispetto allo stesso periodo del 2021.

La crescita maggiore si è verificata per le importazioni dei seguenti prodotti:

  • Macchine per la perforazione (+200%)
  • Macchine stradali (+78,5%)
  • Macchine per la preparazione degli inerti (+60%)
  • Macchine movimento terra (+58%)
  • Gru a torre (+33%)
  • Macchine per il calcestruzzo (+22%)

Le esportazioni

Positivo anche l’export di settore che cresce del 6,5% su base annua, raggiungendo gli €1,2 miliardi. La produzione italiana di settore, che copre l’intera gamma di prodotto, rimane infatti una delle maggiormente apprezzate e riconosciute a livello globale, sia sul versante della qualità che su quello dall'inconfondibile design.

La crescita delle esportazioni è stata positiva per i seguenti segmenti di produzione:

  • Macchine stradali (+36%)
  • Macchine per la preparazione degli inerti (+10%)
  • Macchine per la perforazione (+8%)
  • Macchine e attrezzature movimento terra (+5%)
  • Gru a torre (+2,5%)

È rimasto stabile l’export di macchine per il calcestruzzo.

Le esportazioni per i singoli mercati 

L’Europa occidentale si conferma la destinazione di riferimento per le esportazioni nazionali di settore (+9%), seguita dall’Europa centro-orientale e Turchia (+6%).

Il Nord America rimane il mercato extra Ue che assorbe la maggior parte delle esportazioni italiane di settore, con una crescita del 43%. Calano significativamente le esportazioni verso la Cina (-55%) e l’India (-27%), alla luce dell’attuale situazione geopolitica.

La bilancia commerciale di settore, infine, rimane in positivo per oltre €343 milioni, pur calando del 43% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.