Presentato studio sulla digitalizzazione e il Manifesto per le elezioni europee del 2019

“Fidelizzare il cliente, costruire una visione comune”

Circa 1.200 aziende produttrici, 300mila addetti incluso l’indotto e un fatturato di 40 miliardi di euro. È questa la carta d’identità dell’industria europea delle macchine per costruzioni che copre ben un terzo dell’intera produzione mondiale.

I dati sono stati resi noti in coincidenza del Congresso del Cece, l’evento biennale che quest’anno è ospitato da Unacea e si svolge dal 17 al 19 ottobre a Roma, presso l’hotel NH Collection Vittorio Veneto.

 

Dopo una crescita delle vendite del 15% nel 2017, il mercato delle macchine per costruzione in Europa dovrebbe concludere l’anno con un ulteriore incremento tra il 5 e 10%. Tale dinamica è confermata dal «CECE Business Climate Index» che misura mensilmente la fiducia degli operatori dell’industria. Secondo tale strumento congiunturale il motore principale della crescita è il buon andamento degli investimenti pubblici e privati nel settore delle costruzioni e le aspettative di ulteriori lavori d’infrastrutturazione quali il “Grand Paris” in Francia e l’“HS2” nel Regno Unito.

Buono il trend di crescita del mercato di settore anche in Italia che, tuttavia, è stato trainato non tanto da un’effettiva espansione dell’industria delle costruzioni, quanto dal rinnovo fisiologico del parco e dagli incentivi per gli investimenti in tecnologie 4.0 e in sicurezza. Nei primi sei mesi del 2018, secondo i dati rilevati da Unacea, sono state immesse sul mercato italiano 6.389 macchine, con una crescita del 25% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. Per la fine dell’anno si prevede il mantenimento di questo livello di vendite. Sul versante della produzione il fatturato generato dall’industria italiana delle macchine per costruzioni nel 2017 ha raggiunto 2,6 miliardi di euro con un volume occupazionale di 36.000 unità (indotto incluso) e dovrebbe registrare un moderato incremento per l’anno in corso. Oltre il 60% della produzione è esportato in tutti i paesi del mondo.

 

Al Congresso del Cece partecipano circa 200 delegati tra titolari d’azienda, senior manager, esperti tecnici, decisori politici, ricercatori e organizzatori dei principali eventi fieristici di settore. Obiettivo comune: confrontarsi con le sfide della trasformazione digitale e delle politiche che scaturiranno dai risultati delle elezioni europee del maggio 2019. “Fidelizzare il cliente, costruire una visione comune”, recita il titolo dell’evento. L’intento degli organizzatori è infatti coinvolgere gli utilizzatori nella gestione della trasformazione digitale articolando su tutta la filiera un punto di vista comune che massimizzi i benefici delle nuove tecnologie.

Al Congresso viene inoltre presentato il Cece Digitalisation project. “Negli ultimi otto mesi – ha dichiarato il presidente del Cece Enrico Prandiniun gruppo di specialisti supportato da aziende edili e di noleggio ha analizzato come facilitare l'adozione di tecnologie digitali nel settore delle macchine per costruzione al fine di migliorarne la produttività, la sicurezza e la compatibilità ambientale. Questo lavoro comune ci ha insegnato che i dati raccolti dall’attività delle nostre macchine sono una risorsa preziosa che dobbiamo valorizzare. Ma per far ciò abbiamo necessità di cambiare i modelli di business”.

Con il Manifesto del Cece sulle elezioni europee, invece, la federazione chiede all’Unione europea di dotarsi di una visione strategica di sviluppo industriale che sappia sfruttare al meglio le opportunità messe in campo dalle nuove tecnologie. “La nostra industria – afferma il presidente del Cece – è parte integrante della catena del valore delle costruzioni, un comparto che impiega in Europa oltre 18 milioni di persone generando il 9% del pil dell'Ue. Sono dati che vengono spesso trascurati dai legislatori. Chiediamo quindi a tutti i candidati e ai deputati eletti nel parlamento europeo di sostenere un mandato di maggioranza solo se l’industria sarà posta nella lista delle cinque priorità del programma politico della futura Commissione europea”.

 

Fonte: Unacea - Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachments
Unacea è l’associazione italiana di categoria che raggruppa le imprese di macchine per costruzione (macchine movimento terra, stradali, per il calcestruzzo, per la perforazione, gru a torre e attrezzature). È nata nel 2010, ha 60 associati e fa parte della federazione europea Cece per la quale esprime la presidenza di turno.

 

Fonte: CECE - Committee for European Construction Equipment
CECE, Comitato europeo delle macchine per costruzioni, rappresenta gli interessi di 1.200 produttori di macchinari da costruzioni attraverso associazioni di categoria in 13 Paesi europei: Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Repubblica Ceca, Svezia, Finlandia, Olanda, Belgio, Austria, Russia e Turchia. Le aziende produttrici associate a CECE generano 40 miliardi di fatturato all’anno, impiegando 300.000 persone in totale, investendo e rinnovandosi continuamente per fornire la massima produttività con il minimo impatto ambientale. Efficienza, sicurezza e tecnologie ad alta precisione sono la chiavi di volta di questo risultato.